Questa è la narrazione di un viaggio che, come vi immaginerete, non ha nulla di canonico. Siamo partite con un’idea, quella di visitare la Provenza e fare una capatina “sole” in Costa Azzurra, una guida del sud della Francia, una Fiat 500 e 8 giorni a disposizione per viaggiare. Il Risultato? Abbiamo visitato: Provenza, Les Calanques, Camargue, Luberon e Costa Azzurra.
Come spesso (praticamente sempre) facciamo, ci siamo lasciate guidare dall’istinto e scandire i tempi dai nostri desideri. Abbiamo guidato dritte fino a Marsiglia, all’inizio avevamo previsto di fermarci solo due notti, che sono diventate 3 perché qualche giorno in più questa città la vale, soprattutto se si aggiunge una giornata fuori porta a Cassis e Les Calanques. Poi ci siamo spostate un po’ più in sù, verso la vera Provenza, abbiamo trovato la sistemazione ideale ad Arles, che tra l’altro è bellissima, e da qui siamo scese fino in Camargue dove vaste spiagge e villaggi che sembrano rubati alla Spagna incontrano radure e ranch dove cavalcare selvaggi cavalli bianchi. Ci siamo spinte ancora più sù, fino a Aix-en-Provance, visitato il gioiellino Saint Remy, l’affascinate Les Baux e Avignone. Abbiamo continuato il nostro viaggio nel Luberon, una zona favolosa, forse poco conosciuta dal turismo italiano, ma è da perderci la testa, assomiglia un po’ alla Provenza nella vegetazione, ma è di morfologia collinare, con piccoli antichi paesini arroccati che offrono panorami unici. Infine, per non farci mancare proprio nulla, sulla strada del ritorno abbiamo fatto tappa a Nizza per un giro al mercatino per fare il pieno di fiori, formaggi, verdura bio e un bel bagno di sole!
Siamo tornate un po’ abbronzate, con la felicità negli occhi di chi ha visto la bellezza, e qualche kg in più perché tra formaggi, baguette, quiches e i peccaminosi menù a prezzo fisso, anche questo è inevitabile!
MARSIGLIA
MANGIARE: Les Pieds dans le Plat, Chez Etienne e Les Panisses. Il cibo tipico da provare è bouillabaisse.
DORMIRE: Mama Shelter hotel di Philippe Starck. Diciamo che non è di architettura tradizionale locale, ma è in assoluto il posto migliore dove soggiornare per le sue stanze originali, la zona bar/ristorante (dove spesso nel week end ci sono feste private a cui imbucarsi piacevolmente), e poi da non sottovalutare, per la zona residenziale non turistica in cui si trova, dove potrete osservare la vera vita marsigliese. In alternativa, per assaporare il vero gusto provenzale, l’ideale è soggiornare alla bastide Ville Marie Jeanne.
VISITARE: Il cuore storico della città, ovvero Le Panier il cui nome pare derivi dall’insegna di una locanda chiamata “Le Logis du Panier”. Il Vieux port, passeggiando lungo la Canebière fino a Cours Julien dove si trova la Fondazione Regards de Provence al Palais des Arts, per scoprire la mostra del momento, e poi risalire fino al Palais Longchamp. Il mercato del pesce lungo il Quai des Belges. La Corniche, considerata come un dominio marittimo pubblico, passeggiandovi si scoprono le isole di Marsiglia, le belle dimore, la Porte d’Orient, il marégraphe, il monumento dei Rapatriés, spiaggette nascoste e moltissimi ristoranti. Il quartiere dell’Estaque situato all’ingresso nord di Marsiglia, è ancora oggi un porticciolo di pescatori, che fu molto frequentato dai pittori fino dalla fine del XIX secolo, tra cui Cézanne. Una sosta è d’obbligo al porto dell’Estaque per assaggiare le famose “panisse” e i “Chichis Freggis” che si trovano esclusivamente nelle apposite bancarelle.
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Cassis è un piccolo porticciolo di pescatori molto caratteristico dal fascino d’altri tempi, grazie alle casette color pastello che si affacciano sull’acqua e le barchette che ondeggiano tranquille.
VISITARE: La grande attrazione del posto sono le favolose Calanques, piccole insenature di roccia bianca affacciate su un mare cristallino, che si nascondono nel litorale ad ovest del villaggio. Gli amanti delle strade panoramiche non potranno che rimanere incantati dalla Routes des Cretes che si snoda per 16 km da Cassis a La Ciotat e permette di ammirare una delle scogliere più alte d’Europa, Cap Canaille! Chi alle passeggiate preferisce il vino può invece visitare una delle tante aziende vinicole che circondando la zona, le sue colline ricoperte di magnifici vigneti pittoreschi, con la possibilità di fare degustazioni.
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Arles è una cittadina dalla tipica atmosfera provenzale, con la luce tiepida che riscalda ogni suo angolo, il profumo dei fiori che inebria l’animo, e la fresca ombra che allieta il riposo. Insomma, Arles è pura Provenza.
MANGIARE: Aperitivo al Bar Le Tambourine, cena da Le16 e Le Gibolin.
DORMIRE: ci siamo innamorate dell‘Hotel du Cloitre, centralissimo e moderno dal gusto ricercato. A fianco c’è anche una piccola bottega con bar molto molto carina (molto mooolto carino anche il proprietario!).
VISITARE: Ha un passato glorioso, di cui conserva l’Arena e il Teatro Romano, a cui bisogna aggiungere il portale e il chiostro della Chiesa di St. Trophime, tutti entrati a far parte del Patrimonio mondiale dell’Umanità tutelato dall’Unesco. Il suo paesaggio è da sempre fonte d’ispirazione per l’arte, L’Arlesiana ad esempio è il titolo di due celebri dipinti di Vincent van Gogh realizzati quando vi abitò alla fine dell’Ottocento, ovviamente da non perdere è la visita alla Fondation Van Gogh. Arles è anche punto di passaggio obbligato durante una visita in Provenza, soprattutto per chi vuole visitare la Camargue.
SAINTES MARIES DE LA MER
Questo villaggio ai confini della terra e del mare sembra uscito dalla matita di un disegnatore. Un piccolo reticolo di case bianche intorno a una meravigliosa chiesa romanica, un lungo mare spazzato dal vento con immense spiagge di sabbia bianca, gitani pittoreschi che si aggirano nelle piazzette con chitarre e cappelli neri, cartomanti che leggono la mano e tanti ristorantini in cui assaggiare le prelibatezza della regione. Il fascino che questo villaggio esercita è incredibile e non ha nulla a che vedere con tutto ciò che visiterete nel resto del viaggio. Base ideale per esplorare la Camargue, alla scoperta della natura rigogliosa e degli animali che la vivono allo stato brado, ancora meglio se a cavallo.
SAINT REMY
Una sola premessa: questo è il luogo che più mi è piaciuto di tutto l’itinerario, me ne sono letteralmente innamorata. Questa splendida cittadina, patria dei maestri cioccolatieri, ha un centro che deve essere scoperto con calma passeggiando languidamente fra le botteghe artigiane, i viali ombrosi dei platani e le piazzette animate dalle fontane gorgoglianti. Le vecchie insegne scolorite dei negozi, gli anziani sulle panchine e le persiane colorate segnate dal tempo, riflettono i carattere antico e autentico di questa regione.
MANGIARE: Les Filles du Patissier è ideale per il pranzo o una merenda in una delle piazze più caratteristiche della città, il locale poi, stranissimo e un po’ eccentrico vi piacerà di sicuro, così come i succhi speciali che troverete in menù. Come ristorante, invece, consigliamo Le Bistrot de Marie.
VISITARE: il Monastero di Saint-Paul-de-Mausole, bellissima chiesetta romanica con un chiostro delizioso. Qui venne ricoverato Van Gogh e dalla sua stanza dipinse (a memoria) molti dei suoi quadri più famosi, fra cui Champs d’oliviers e Nuit Étoilée. È possibile visitare la camera ricostruita del pittore.
LES BAUX
Questo villaggio è sicuramente uno dei più straordinari luoghi della Provenza. Arrivando da Sainte-Remy con una stradina tortuosa in mezzo alla macchia mediterranea, senza preavviso ci comparirà davanti agli occhi, arroccato su una rupe di roccia bianca, questo meraviglioso nido d’aquila, rosso e luminoso sotto i colori cangianti del tramonto dove il tempo sembra essersi fermato ai tempi dei baroni che si ribellarono a Luigi XIII. Passeggiare per le viuzze silenziose è davvero emozionante. Fortunatamente questo villaggio non è ancora diventato oggetto di selvaggio sfruttamento da parte della macchina del turismo e tranne pochi negozietti, tutto risuona antico e autentico.
AVIGNONE e LUBERON
La porzione di Provenza che si apre intorno ad Avignone è una delle più caratteristiche e pittoresche di tutta la regione ed è un trionfo di campi fioriti di girasoli e papaveri, villaggi arroccati sulle rocce, piazzette dalle fontane gorgoglianti all’ombra dei platani, vigneti, ulivi e le meravigliose distese lilla di lavanda, insomma, un vero paradiso.
DORMIRE: La Bastide de Boulbon è un boutique hotel ai piedi dell’omonimo paese, nella radura provenzale. La struttura è quella di un’antica villa di campagna ora resa ancora più confortevole da una piscina riscaldata e una zona ristorante raccolta e calda. E’ il luogo ideale dove rilassarsi e lasciarsi coccolare.
VISITARE: Luce, dolcezza e colori caldi inondano il Luberon e i suoi villaggi, cinque dei quali insigniti del marchio «Les Plus Beaux villages de France»: Ansouis, Lourmarin, Ménerbes, Roussillon e Gordes, con l’abbazia di Sénanque e le “bories” caratteristiche costruzioni preistoriche. Bellissimo perdersi nelle ondeggianti strade poco frequentate dalla bellezza che vi lascerà senza fiato concedendovi visite a luoghi incantevoli quali Oppède-le-Vieux (soprattutto!), Lacoste, Bonnieux e Lourmarin.
A questo punto non ci resta che augurarvi un viaggio strepitoso, with Love(rs)!
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